Esdaile e ipnosi Milano
Identica sorte subi James Esdaile, in India. Questi, dopo aver operato centinaia di casi in perfetta anestesia ipnotica, con un calo della mortalità operatoria dal 50 al 5 per cento (Pavesi), fu ostacolato e screditato dal Medical College di Calcutta. Al medico piemontese di fama europea Sebastiano Giraud fu proibito, nel 1770 dal Re del Piemonte, l'esercizio delle pratiche magnetiche tanto da indurlo all'espatrio (cap. 1 $ 2b). L'ipnotizzatore svizzero Lafontaine ricevette dal re Ferdinando II l'ordine di abbandonare Napoli, a meno che non cessasse «di far vedere i ciechi e far udire i sordis, Papa Pio IX, che lo ricevette in udienza, invece, gli disse: «Bene, signor Lafontaine, speriamo che per il vantaggio dell'umanità il magnetismo possa presto diventare d'uso generale» (Van Pelt). James Braid credette, con profonda convinzione, alla potenza terapeutica dell'ipnotismo; per lui molte malattie croniche sono curabili col sonno provocato. Tuttavia egli fece una distinzione fra i disordini cronici, di natura puramente funzionale, e le malattie dovute a cause organiche, ritenendo che, contro queste ultime, le pratiche di ipnosi Milano non potessero avere altro effetto che quello di modificare alcuni sintomi; mentre, contro i primi, esse agissero veramente come agente curativo. Braid propose nel 1842 di tenere una conferenza sull'ipnotismo dinanzi alla British Medical Association, ma la sua proposta fu respinta e le sue comunicazioni sulle cure effettuate definite ridicole.