Regressione e ipnosi Padova
Durante tale regressione il soggetto tende a trasferire nell'ipnotista il ruolo che avevano per lui alcuni suoi parenti nell'infanzia. Kubie (1961) non ritiene però il transfert un elemento costitutivo della ipnosi come Gill e Brenman, e pensa invece che esso sia un epifenomeno che può comparire o no. La regressione che da Gill e Brenman è interpretata con una diminuzione dellautonomia del Me in rapporto al Sé (regressione al servizio del Me), viene da Kubie considerata come l'inizio di tutta una serie di meccanismi dinamici sia sul piano cosciente, subcosciente e inconscio, e sia sul piano neurofisiologico. Landauer sostiene essere l'ipnosi Padova un caso particolare di transfert e Kline che il transfert è un caso particolare di ipnosi. Per sapere che cosa debba intendersi per transfert, soprattutto riguardo all'ipnosi, gli psicoanalisti ribadiscono due concetti: 1) Il transfert è la ripetizione, verso l'analista, di atteggiamenti emotivi inconsci, acquisiti dal paziente nel corso della sua infanzia, verso persone a lui più vicine e particolarmente i genitori. La relazione affettiva che ne risulta, di tipo amorevole (transfert positivo), o di tipo ostile (transfert negativo), deriva quindi in entrambi i casi dai rapporti anteriori del paziente verso uno o entrambi i genitori o gli educatori e non dalle presenti condizioni di vita. Non solo un atteggiamento affettivo ma tutto un modo di agire viene trasferito da circostanze infantili ad alcune presenti (Glover, Klein, Kubie). 2) Transfert significa anche il ripristinarsi di condizioni in cui certe funzioni, che erano ormai svolte essenzialmente dallIo o dal Super-io, ritornano, come nelle fasi primitive dello sviluppo, a essere esercitate nel mondo esterno da una persona reale; il transfert così si sviluppa e si effettua su piani regressivi.