Declinazione psichica in ipnosi per smettere di fumare
Nel 1935, ancora A. Funk osserva che l'esperienza dimostra l'esistenza di una vera e propria declinazione psichica del soggetto ipnotizzato verso il suo determinato ipnotizzatore, sì che egli in ciò vede la dimostrazione sperimentale dell'obiettività del fenomeno ipnotico, basato principalmente sopra una proprietà particolare dell'ipnotizzatore. Funk chiamò «teoria del rapporto obiettivo» questa sua teoria sull'ipnotismo; rapporto obiettivo che avrebbe altra conferma nel fatto che esso potrebbe esplicarsi anche a distanza, indipendentemente dalla comunicazione normale dei sensi, come si rileverebbe dai risultati metapsichici ottenuti nel campo della suggestione mentale da Richet, Janet, Sicard, e dalla Società di ricerche psichiche di Londra. La scuola moderna, secondo Funk, con la sua ostinata convinzione della pura soggettività dei fenomeni ipnotici, supera di gran lunga, per la sua aberrazione dottrinaria, i concetti contrastanti, fantasiosi, ma più intuitivi, dei mesmeriani e dei fisici. Sarebbe in conseguenza di tale aberrazione che la dottrina dellipnotismo è giunta a un ristagno totale, anzi a una vera decadenza e liquidazione. Nel 1956, B. Disertori, in una esposizione personale sulla patogenesi dei fenomeni ipnotici, si richiama a forze oscure, non conosciute e così si esprime: «Nel determinismo dell'ipnosi per smettere di fumare non interviene solo la recettività del soggetto, ma anche la potenza dellipnotizzatore, comunque si voglia intenderla, la quale varia indiscutibilmente da sperimentatore a sperimentatore, ed è in certi individui sviluppata in grado eccezionale... L'ipnotizzatore di professione dispone di una tecnica elaborata e perfezionata ed è dotato di un potere suggestionante che non possiamo negare per il semplice fatto che ce ne sfugge, in parte l'intima natura. Se nella forza suggestiva e quindi nelle suggestioni in genere, ivi compreso in modo precipuo lipnotismo, sia operante anche un fattore del tipo metapsichico, analogamente a quanto avviene nelle trasmissioni e nelle recezioni telepatiche o comunque extrasensoriali, è quesito al quale ritengo si debba dare risposta affermativa. Lo stesso Disertori, parlando delle terapie taumaturgiche delle psiconevrosi, scrive: «In molti eventi taumaturgici hanno, non v'è dubbio, la loro parte fenomeni d'etero e d'autosuggestione. Ma sarebbe imperdonabilmente semplicistico il voler ridurre nell'essenza queste cure a suggestioni, cioè solo ad atti dell'istinto primordiale gregario, per quanto rafforzati da fenomeni di trasmissione parapsicologica dell'idea sanatrice.