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Rilasciamento in ipnosi per smettere di fumare

L'ipnosi non si fonda tanto sulla volontà dell'ipnotizzatore, quanto sul rilasciamento dell'ipnotizzato e sul modo con cui egli elabora le suggestioni ricevute. La suggestione agisce solo in quanto può produrre autosuggestione, la quale, per essere operante, deve agire allo stato cosciente. Termine questo che Coué associa costantemente al primo. Per Coué e discepoli (C. Baudouin e altri) il soggetto ha coscienza di comandare al suo inconscio. Praticamente la suggestione indotta dall'operatore al soggetto deve venire continuata per proprio conto da questi; sempre, s'intende, che sia in grado di farlo. Di fatto si devono scartare due categorie di persone: i deficienti, incapaci di capire, e quelli che non vogliono capire. 3) Agendo sull'immaginazione si possono guarire organi ammalati, mediante un'autosuggestione ripetuta, fondata su idee di benessere. Oggi infatti si parla di psicoimmunologia facilitata dallo stato ipnotico. L'applicazione del metodo poggia su due postulati fondamentali: a) «non si può pensare a due cose contemporaneamente»; b) «ogni pensiero che occupi esclusivamente la nostra mente diventa vero per noi e tende a trasformarsi in atto». La disposizione essenziale della mente di un malato deve essere, perciò, per Coué, quella e solo quella di pensare che la sofferenza sparisce, ed essa sparirà. In ogni suggestione, asserisce il Baudouin, una volta che si è pensato al fine che si deve ottenere, il subcosciente provvede a trovare da sé i mezzi per conseguirlo. Il paziente deve dire: «Ogni giorno, sotto tutti gli aspetti, io vado di bene in meglio». Sotto l'influsso di questa autosuggestione generica, recitando le stesse parole con profonda convinzione al mattino e alla sera, per venti volte (orazione di tipo religioso), l'inconscio, secondo Coué, riceverebbe il comando e lo distribuirebbe là dove occorre, senza che la coscienza avverta nulla. TEORIA DELLA DISSOCIAZIONE DI P. JANET Questo autore (1859-1947) pensa che l'ipnosi per smettere di fumare consista nella formazione di una secondaria coscienza dissociata con una sua particolare attività e memoria, che prenderebbe transitoriamente il posto della coscienza normale. Tale ipotesi si fonda soprattutto sull'accertamento dell'amnesia postipnotica e dell'automatismo che si nota in ipnosi. Janet valorizza l'automatismo psicologico come forma elementare di sensibilità e di coscienza e parte fondamentale di ogni psiche normale, opponendolo all'attività psichica superiore critica, della piena coscienza. Questo automatismo inconscio provvisto di una sua potenza energetica e anche di una certa finalità, anche se non proprio di una vera intenzionabilità anticipa, come giustamente osserva Rossini, l'inconscio freudiano più dinamico e meno automatico. Anche Janet con le sue attente ricerche scopre, indipendentemente da Breuer e da Freud, l' tanza terapeutica della reviviscenza ipnotica di emozioni antiche, per la risoluzione di vari sintomi isterici. Egli dà un'interpretazione prevalentemente intellettiva dei fenomeni ipnotici; Freud concentra invece la sua attenzione sui procedimenti istintivo-affettivi e prosegue su questa strada anche per la valutazione del transfert. Ma è proprio da queste osservazioni, affermano Rossini e Musatti, che inizia tutto il movimento psicoterapeutico contemporaneo e ciò costituisce un titolo di nobiltà per l'ipnotismo. Janet infine costata che si può agire sulla mente attraverso il corpo, ricerca esercizi particolari di distensione, che ritiene più efficaci dei medicamenti anche se di lunga e difficile applicazione, esercizi che anticipano tutte quelle metodiche psicoterapeutiche che seguiranno e che vanno dall'autodistensione concentrativa alla Schultz o alla Jakobsen, all'autoipnosi frazionata e graduata di Kretschmer ecc.

Rapido contatto fra ipnotizzatore e soggetto perché l'ipnosi per smettere difumare avvenga, Quando ciò non si avvera, occorre far uso di tecniche elaborate, di cui in questo capitolo illustreremo le principali, diffondendoci soprattutto su quelle da noi normalmente adoperate. In linea generale possiamo dire con Chertok che la tecnica dell'ipnosi si fonda su un certo numero di procedimenti obiettivi, la cui efficacia è condiziona ta da fattori soggettivi; intendendo per procedi menti obiettivi alcune azioni esercitate a livello sensoriomotorio, e per fattori soggettivi quelli che si stabiliscono nel rapporto interpersonale soggetto operatore. Bisogna inoltre tenere sempre presente, quando si pratica una tecnica induttiva, che l'adesione cosciente di un soggetto alle pratiche dell'ipnotismo non significa affatto una accettazione incosciente, la quale è fondamentale per lo stabilizzarsi dello stato ipnotico (Chertok ) e che può elaborare delle resistenze profonde.

Dr. Christian Panigalli

Psicoterapeuta specialista in ipnosi

Laureato a Padova, specializzato in Ipnosi a Milano: ricevo a Milano, Bologna, Roma, Padova, Firenze e Rimini. Utilizzo solo l'ipnosi come terapia e lavoro così: nel primo incontro svolgo un colloquio relativo alla problematica da affrontare ed anche la seduta ipnotica. Non propongo un percorso prestabilito, ma lascio che sia il paziente a verificare gli effetti così da potere valutare insieme come proseguire. Questo modo di procedere permette di evitare sedute inutili e rende la terapia più efficace

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