Ansia da prestazione e ipnosi
Sessualità, prestazioni sportive, parlare in pubblico, contatto con la clientela, guidare... queste come tante altre attività possono ad un certo punto incepparsi. A volte durante un periodo di forte stress oppure dopo un piccolo trauma, in alcuni casi senza un apparente motivo oppure a causa di una crescente preoccupazione senza basi concrete. Quasi sempre il problema riguarda un'attività che sta particolarmente a cuore e che subisce un peggioramento. La conseguenza è una preoccupazione crescente ed un'attività mentale sempre più occupata dalla questione. Questo porta ad un ulteriore peggioramento fino all'instaurarsi di un circolo vizioso che più passa il tempo più risulta difficile da interrompere. Il rendersi conto poi del meccanismo nel quale si è finiti non porta automaticamente a sbloccarlo.
Che cosa succede quindi nella nostra mente? Come ci si può ritrovare incapaci mogari in una situazione che prima ci vedeva totalmente efficaci? È ragionevole pensare che accada qualcosa di questo tipo. L'attività da svolgere è complessa e solo parzialmente sotto il controllo della parte cosciente-razionale-volontaria della mente. Pensiamo ad un giocatore di calcio. Per molti anni si allena a svolgere delle azioni muscolarmente molto complesse che poi esegue in modo completamente naturale. Coordina i movimenti del prorio corpo in modo che siano gli arti inferiori a svolgere azioni che istintivamente farebbe con le mani. Se egli entra in una condizione di preoccupazione, magari perchè sente insidiata la propria condizione di titolare nella squadra oppure perchè criticato dall'allenatore, passerà dallo svolgere naturalmente e in modo sciolto i movimenti a farli in modo rigido. Questo perchè la parte cosciente della sua mente, incominciando a temere di sbagliare, tenderà a prendere il controllo del movimento dei muscoli. Il problema è che la mente cosciente non è capace di eseguire un'operazione complessa che viene solitamente svolta in modo incoscio. Da qui il peggiormanto dell'esecuzione che tenderà ad amplificare la condizione di inefficacia. Questa a sua volta aumenta i timori e la sensazione di rigidità.
Lo stesso o un simile discorso vale per le prestazioni sessuali maschili. Quando ad esempio un periodo di stress provoca una riduzione della funzionalità fisica subito si scatena un timore che porta spesso a verificare in ambito medico se vi sia un problema organico da risolvere. Quando questo viene escluso se ne deduce che qualcosa non vada dal punto di vista psicologico rischiando di amplificare la sensazione di disagio. Qui la funzione da riattivare è totalmente fuori dal controllo volontario, ancora di più di ciò che accade in una prestazione sportiva e il crollo delle prestazioni è proporzionalmete più marcato.
Oltre a questi esempi ne potremmo citare tanti altri tutti accomunati dallo stesso meccanismo mentale. Da qui l'ansia, l'agitazione, la tensione e un disagio psicologico che invade anche al tri ambiti dell'esistenza anche perchè il problema quasi sempre riguarda aspetti centrali della propria esistenza. L'analisi razionale della situazione può non giungere a disinnescare il problema. Qui può essere d'aiuto l'ipnosi. Nello stao ipnotico infatti le parole del terapeuta hanno la possibilità di scavalcare la parte cosciente della mente per avere effetto sui condizionamenti negativi che limitano l'estressione delle risorse inconscie. I sintesi l'ipnotista può agire in profondità e cercare di liberare dai blocchi che interferiscono con le capacità acquisite.