Ipnosi e dipendenza affettiva
Con il concetto di dipendenza affettiva cerco di delineare una condizione piuttosto comune, quella di chi rimane prigioniero del ricordo di una relazione ormai finita. Tale termine può essere subìto oppure imposto, ma il risultato è il medesimo. Quello di non riuscire a liberarsi, a volte anche per lungo tempo, del ricordo della persona amata.
I meravigliosi momenti iniziali sono solo un lontano ricordo e si è consapevoli del fatto che l'altra persona sia ben diversa da come la si sia immaginata, ma ciò non basta per riuscire ad andare avanti.
Frequentemente, almeno per una delle due parti, è già presente una relazione precedente e su questo punto c'è un'ambiguità. Viene prospettata la possibilià di mettere fine alla relazione in atto per dare un futuro pieno a quella nuova. Col tempo questa possibilità si estingue.
Svanisce nella realtà, ma non nella mente di entrambi. Vengono sempre addotti dei motivi, ma hanno il sapore di alibi: il timore di far soffrire, l'attaccamento ai figli, l'insicurezza, i traumi subiti, problemi finanziari, problemi psicologici vari. La casistica è piuttosto vasta.
Un elemento caratteristico riguarda l'illusione che l'altra persona cambi. Essa può essere mantenuta viva da promesse di cabiamento, ma a volte resiste nonostante questo tentativo sia assente. Perfettamente consapevoli del fatto che i comportamenti vengono reiterati, ci si aggrappa al miraggio delle illusioni.
Queste alleviano temporaneamente la sofferenza, ma essa è destinato a tornare a crescere. In questo modo ogni volta la ferita si riapre e, così come avviene per la pelle, non può cicatrizzarsi e non riesce a guarire.
I momenti belli del passato vengono idealizzati come se il sentimento che si è provato non possa avere eguali convinti che con nessun altro si potrà riuscire a trovare una simile sintonia. Quasi un'anima gemella.