Bendaggio gastrico virtuale
Negli ultimi tempi sempre più spesso mi viene chiesto se utilizzo il bendaggio gastrico virtuale, una tecnica finalizzata ad aiutare i pazienti che non riescono ad avere il controllo sulla quantità di cibo ingerito. Questa metodologia si propone di ottenere un condizionamento mentale incoscio nei confronti delle sensazioni collegate alla sazietà ritrovando così il controllo sulla propria alimentazione. Ora cercherò di chiarire come la penso.
Durante le sedute legate alla dipendenza dal cibo è sempre presente la necessità di recuperare le sensazioni della sazietà e, a tale scopo, utilizzo delle suggestioni adeguate. Spesso suggestioni meno accattivanti del "bendaggio gastrico virtuale". Certo, un nome commerciale efficace può aiutare il diffondersi di informazioni corrette, ma a volte si corre il rischio di allontare dalla essenza delle cose.
Allora quali saranno le suggestioni più efficaci? Quelle orientate ad ottenere il "bendaggio gastrico virtuale" oppure quelle che hanno lo scopo, ad esempio, di permettere ai pazienti di "sentisi naturalmente sazi"? Personalmente, sono sincero, preferisco la seconda categoria. Questa linea di condotta è per forza di cose meno efficace dal punto di vista commerciale, ma non produce illusioni e io, nel ruolo dell'illusionista, non mi sono mai sentito a mio agio.