Il taxi
La nostra mente è come un taxi. Il tassista è la parte non cosciente mentre il passeggero è la coscienza. Fino a che il passeggero si fida del tassista il viaggio procede senza intoppi, ma se incomicia a dubitare delle capacità del conducente nascono i problemi "Mi scusi è proprio sicuro del tragitto?" "Non starà per caso andando troppo forte?" "Non crede di stare eccessivamente al centro della carreggiata?". Così il tassista si innervosisce ed incomincia davvero a guidare male. Il passeggero allora si preoccupa ancora di più fino ad arrivare a mettere le mani sul volante e rendendo la situazione diventa davvero pericolosa.