Emergenza sanitaria e sedute online
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Il termine francese hypnose, derivato dal greco ipnos "sonno", fu introdotto da James Braid e ha avuto successo tanto da identificarsi con il fenomeno della trance. Un po' come il successo di un attore cane (protagonista di "Torna a casa Lassie", una serie televisiva di qualche anno fa) ha finito per diventare sinonimo, se non addirittura sostituire, il nome della razza alla quale l'attore cane apparteneva. Così il Collie (o pastore scozzese) è diventato un Lassie, come è accaduto con il k-way (giubbottino impermeabile e impacchettabile), il walkman (riproduttore stereofonico portatile munito di cuffie) eccetera. Questo ha però creato un problema, il fatto che ci si aspetti dall'ipnosi una condizione nella quale il paziente dorma cosa che non accade. Quindi così come il Collie non è un Lassie l'ipnosi non è un sonno!
Sono laureato in Psicologia a Padova, specializzato all'AMISI di Milano, mi occupo di ipnosi da molti anni e procedo in questo modo. La prima seduta è composta da colloquio e ipnosi. Il colloquio per mettere a fuoco un obiettivo partendo da una problematica e la seduta ipnotica per cercare di ottenere un risultato. Successivamente è importante che il paziente verifichi se ha tratto beneficio dall'incontro in modo da valutare come procedere. Procedendo così, passo dopo passo, si possono evitare sedute inutili